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Digital  Excess, governare l’uso eccessivo della tecnologia digitale

di Vito Coviello Socio AIDR e Responsabile Osservatorio Tecnologie Digitali nel settore dei trasporti e della logistica.

Potrebbe apparire una contraddizione soffermarsi su temi quali l’uso eccessivo del digitale e l’abuso  di tale tecnologia in questa fase storica dove tutti, proprio tutti, sono impegnati nella diffusione della digitalizzazione.

L’espansione della digitalizzazione in ogni settore, per quanto sia un processo ancora lungo da completare, ha dato origine anche a nuovi termini. Per indicare una disparità nella possibilità di accesso a internet, usiamo le parole digital divide. Per distinguere  la modalità di lavoro non vincolato da luogo od orari dalla forma tradizionale di prestazione lavorativa resa nella sede aziendale,  ci serviamo dei termini smart working o lavoro agile. Non è stato però ancora coniato né condiviso un termine per  indicare l’uso eccessivo e l’abuso delle tecnologie digitali: proporrei di chiamarlo “digital excess”. Rientra nel digital excessive use, per esempio, l’eccessivo utilizzo di internet, smartphone, social network, gaming, che possono  causare  Disturbi da Deficit di Attenzione/Iperattività e altre patologie. Rientra invece nell’ excessive digital supply, l’offerta di servizi digitali che non rispettano in tutto o in parte la normativa vigente.

La difficoltà maggiore sta però  proprio nella regolamentazione e nel monitoraggio  dei “digital excess”. La gran parte dei Paesi Ue ed Extra UE sta lavorando già da diversi anni per regolamentare quanto sopra, ma non è affatto semplice. Le Nazioni Unite hanno creato l’Internet Governance Forum  per favorire il confronto e il dibattitto tra tutte le parti interessate al fine di  discutere, scambiare informazioni e condividere iniziative inerenti alla Governance di Internet. Quasi tutti i Paesi hanno cercato nel tempo di adeguare le leggi e i regolamenti alla realtà in continua espansione del mondo digitale con la consapevolezza che quest’ultimo non è in contrapposizione con il mondo reale pur non essendo “fisico”.
L’unione europea con il Digital Services Act e il Digital Markets Act che comprendono un unico insieme di nuove regole applicabili in tutta l’UE, sta cercando di  creare uno spazio digitale più sicuro e più aperto, con i valori europei al centro.

Il DSA e DMA hanno due obiettivi principali:

  1. creare uno spazio digitale più sicuro in cui siano tutelati i diritti fondamentali di tutti gli utenti dei servizi digitali
  2. stabilire condizioni di parità per promuovere l’innovazione, la crescita e la competitività, sia nel mercato unico europeo che a livello mondiale.

Tutte le iniziative sopra citate vanno nella giusta direzione di regolamentare,  promuovere  innovazione e tutelare i diritti fondamentali degli utenti dei servizi digitali. Il cammino però è ancora lungo perché occorre armonizzare tutte le costituzioni, le leggi i regolamenti e gli usi di tutti i Paesi per tutelare le persone fisiche e giuridiche nel digitale almeno con pari garanzie rispetto a quelle assicurate quando il digitale ancora non c’era o era solo agli inizi.

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16/11/2024
Sull’addio alle ricette cartacee, parla al Secolo.it Andrea Bisciglia cardiologo e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale della Fondazione Aidr. “Ci opporremo fermamente a qualsiasi tentativo di polemizzare strumentalmente su queste iniziative – spiega – perché crediamo che il cambiamento sia indispensabile per costruire una sanità più efficiente e inclusiva. Il nostro impegno è rivolto a difendere chi lavora per una Nazione migliore”. Dottor Bisciglia, il Governo italiano ha annunciato che dal 2025 sarà attuato l’articolo 54 della Legge di Bilancio, portando a termine il processo di dematerializzazione delle ricette mediche. Qual è il significato di questo cambiamento per il rapporto tra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale? Questo cambiamento rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo in cui i cittadini accedono ai farmaci e ai servizi sanitari. La dematerializzazione delle ricette mediche semplifica radicalmente la vita dei pazienti, eliminando la necessità di recarsi fisicamente negli studi medici per ottenere la prescrizione cartacea. A partire dal 2025, i medici potranno inviare le ricette in formato digitale tramite e-mail, WhatsApp o altre modalità elettroniche, rendendo il processo molto più rapido ed efficiente. Si tratta di un passo fondamentale verso una sanità più moderna e accessibile.
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12/11/2024
Roma, 18-20 Novembre 2024 – FH55 Grand Hotel Palatino ospita la terza edizione del prestigioso Corso Residenziale di Elettromiografia e Tecniche Neurofisiologiche: Good Clinical Practice, un evento scientifico all'avanguardia che riunisce specialisti di neurologia e neurofisiologia per una formazione avanzata sulle più moderne metodiche neurofisiologiche. Con il crescente ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale (IA) nel campo della medicina, il corso di quest’anno ha introdotto sessioni dedicate all’integrazione di strumenti tecnologici avanzati e algoritmi di IA nella pratica clinica, rivoluzionando l'approccio alle diagnosi neurofisiologiche. Sotto la direzione scientifica della Dr.ssa Marilena Mangiardi medico specialista neurologo e neurofisiologo e Tesoriere della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica, il corso vede la partecipazione di un comitato medico e tecnico-scientifico di spicco, con la presenza di esperti di fama nazionale che, attraverso lezioni frontali, esercitazioni pratiche e discussioni interattive, forniranno ai partecipanti un’esperienza didattica completa e integrata.
Notizie
30/10/2024
La rapida accelerazione di quel che potremmo definire il nuovo mondo del terzo millennio, non ammette pause, non concede sconti ad alcuno: o ti adegui alla velocità dei cambiamenti o sei fuori In fondo è sempre stata questa la storia dell’evoluzione dell’uomo. Cosa cambia allora rispetto al passato? La velocità. Tutto accade e si consuma troppo in fretta, tutto diventa obsoleto già domani. Non si fa a tempo di assorbire un cambiamento, che già ne arriva un altro.Viviamo nella realtà aumentata e l’intelligenza artificiale ci dà ogni risposta ad ogni domanda, poco importa se, poi, non siamo più in grado di sviluppare un processo critico di conoscenza e di osservazione che poggi sulle più solide letture classiche e moderne, o sugli studi degli esperti.

 

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