Sanità digitale: a che punto siamo?
Il 2018 è stato un anno importante per la sanità italiana: è stato l’anno del quarantesimo anniversario della nascita del nostro Servizio Sanitario Nazionale, istituito con la Legge n. 833 del 1978.
In questi 40 anni si è verificata un’importante trasformazione demografica ed epidemiologica; nel 1958 gli over 65 rappresentavano il 12,7% della popolazione, oggi hanno raggiunto la quota del 22,6%. I cittadini italiani hanno guadagnato quasi 10 anni di vita, raggiungendo un’aspettativa di vita media di 83,3 anni, pur sempre con importanti diseguaglianze territoriali, 84,2 anni in media nella Provincia di Firenze contro gli 80,8 anni nella Provincia di Caserta.La mortalità per le principali patologie, quali malattie cardiovascolari, tumori e malattie respiratorie, è diminuita significativamente con un aumento delle prevalenze, indice di una aumentata cronicizzazione di queste malattie. La spesa sanitaria pubblica pari, nel 2018, al 6,6% del PIL ed equivalente a 116 miliardi di euro, raggiungerà nel 2050 il valore di 213 miliardi di euro.
Per questo motivo Prevenzione e Innovazione sono i pilastri su cui rifondare l’organizzazione e il funzionamento del sistema sanitario per creare Valore per l’intero sistema, a partire dai cittadini.
Nell’ambito della Prevenzione è necessario definire strategie di promozione della buona salute, attraverso politiche e interventi negli ambienti di vita, scuola e lavoro.Circa l’Innovazione occorre compiere maggiori sforzi per favorire la diffusione della digitalizzazione, delle attività e della gestione dei Big Data, per migliorare l’efficacia, l’efficienza e l’appropriatezza dei servizi erogati da sistema sanitario.
Esistono però ancora ritardi nella digitalizzazione dei servizi sanitari, frutto anche di investimenti inadeguati negli anni. Sappiamo che i giovani sono più sensibili alla prevenzione, ma oramai è crescente il numero di campagne di prevenzione che coinvolgono anche i non giovani; proprio questa domanda di servizi contribuisce all’aumento delle liste d’attesa, e ai giorni di oggi, in cui si fa sempre più attenzione a ottimizzare il tempo oltre che a controllare in ogni momento la propria salute e il proprio stile di vita, le app digitali sono il cuore pulsante della cura e della prevenzione nel mondo sanitario.
L’Osservatorio Sanità Digitale di AIDR per questo motivo continua il costante lavoro di proporre e favorire la digitalizzazione del mondo sanitario, in una reale integrazione tra pubblico e privato, rendendo più efficiente l’accesso alle cure e ottimizzando le risorse, per una migliore sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.
Andrea Bisciglia, Cardiologo, responsabile Osservatorio Sanità Digitale di AIDR
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