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Intelligenza artificiale, al via il primo Dottorato nazionale

Con la firma della convenzione tra Cnr, Sapienza Università di Roma, Politecnico di Torino, Università Campus Bio-Medico di Roma, Università di Napoli ‘Federico II’ e Università di Pisa prende avvio il primo Dottorato  di ricerca nazionale in Intelligenza artificiale (AI).

Il Mur ha costituito presso il Consiglio nazionale delle ricerche un Comitato con il compito di elaborare la strategia italiana nell’alta formazione per l’AI e ha finanziato con 4 milioni di euro il Cnr e con 3,85 milioni di euro l’Università di Pisa al fine di implementare la strategia elaborata dal Comitato. L’obiettivo è quello di creare un sistema competitivo su scala mondiale e in grado non solo di trattenere in Italia i nostri migliori laureati, ma anche di attrarre talenti dagli altri Paesi. Il PhD-AI.it prenderà avvio con l’anno accademico 2021/2022 e sono già disponibili 194 borse di studio per la disciplina.

Il PhD-AI.it prenderà avvio con l’anno accademico 2021/2022 e sono già disponibili 194 borse di studio per la disciplina.

L’Intelligenza artificiale è il pilastro di una nuova rivoluzione industriale che, secondo la Commissione Europea, avrà lo stesso impatto di trasformazione sulla società e l’industria prodotto in passato dal motore a vapore e dall’elettricità. In Italia il mercato dell’AI è agli albori e siamo solo al decimo posto mondiale come numero di pubblicazioni e al quinto come impatto scientifico.

Tutti i dottorandi parteciperanno a esperienze e attività formative multidisciplinari comuni, per poi concentrarsi sull’area di specializzazione scelta. Le cinque aree sono state individuate nei settori strategici di sviluppo e applicazione dell’intelligenza artificiale:

– Salute e scienze della vita, con capofila l’Università Campus Bio-Medico di Roma: intelligenza artificiale, IoT e biorobotics per promuovere la medicina di precisione, una medicina sempre più predittiva, preventiva, personalizzata e partecipativa.

– Agricoltura (agrifood) e ambiente, capofila l’Università degli Studi di Napoli Federico II: l’intelligenza artificiale per fronteggiare le incertezze legate al cambiamento climatico e la variabilità dei fattori che determinano la produzione primaria.

– Sicurezza e cybersecurity, capofila la Sapienza Università di Roma: applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale per la sicurezza dei sistemi informatici e la sicurezza delle infrastrutture , la cyber intelligence, la protezione della privacy.

– Industria 4.0, capofila il Politecnico di Torino: robotica, manutenzione preventiva, automatizzazione dei processi, analisi dei dati per migliorare la produzione ed aumentare la competitività.

– Società, capofila l’Università di Pisa: l’intelligenza artificiale e la data science per lo studio della società e della complessità dei fenomeni sociali ed economici quali, ad esempio, la mobilità umana e la dinamica delle città, le migrazioni ed i loro determinanti economici, la formazione e la dinamica delle opinioni e delle conversazioni online, e l’impatto sociale dei sistemi AI.

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Notizie
16/11/2024
Sull’addio alle ricette cartacee, parla al Secolo.it Andrea Bisciglia cardiologo e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale della Fondazione Aidr. “Ci opporremo fermamente a qualsiasi tentativo di polemizzare strumentalmente su queste iniziative – spiega – perché crediamo che il cambiamento sia indispensabile per costruire una sanità più efficiente e inclusiva. Il nostro impegno è rivolto a difendere chi lavora per una Nazione migliore”. Dottor Bisciglia, il Governo italiano ha annunciato che dal 2025 sarà attuato l’articolo 54 della Legge di Bilancio, portando a termine il processo di dematerializzazione delle ricette mediche. Qual è il significato di questo cambiamento per il rapporto tra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale? Questo cambiamento rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo in cui i cittadini accedono ai farmaci e ai servizi sanitari. La dematerializzazione delle ricette mediche semplifica radicalmente la vita dei pazienti, eliminando la necessità di recarsi fisicamente negli studi medici per ottenere la prescrizione cartacea. A partire dal 2025, i medici potranno inviare le ricette in formato digitale tramite e-mail, WhatsApp o altre modalità elettroniche, rendendo il processo molto più rapido ed efficiente. Si tratta di un passo fondamentale verso una sanità più moderna e accessibile.
Notizie
12/11/2024
Roma, 18-20 Novembre 2024 – FH55 Grand Hotel Palatino ospita la terza edizione del prestigioso Corso Residenziale di Elettromiografia e Tecniche Neurofisiologiche: Good Clinical Practice, un evento scientifico all'avanguardia che riunisce specialisti di neurologia e neurofisiologia per una formazione avanzata sulle più moderne metodiche neurofisiologiche. Con il crescente ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale (IA) nel campo della medicina, il corso di quest’anno ha introdotto sessioni dedicate all’integrazione di strumenti tecnologici avanzati e algoritmi di IA nella pratica clinica, rivoluzionando l'approccio alle diagnosi neurofisiologiche. Sotto la direzione scientifica della Dr.ssa Marilena Mangiardi medico specialista neurologo e neurofisiologo e Tesoriere della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica, il corso vede la partecipazione di un comitato medico e tecnico-scientifico di spicco, con la presenza di esperti di fama nazionale che, attraverso lezioni frontali, esercitazioni pratiche e discussioni interattive, forniranno ai partecipanti un’esperienza didattica completa e integrata.
Notizie
30/10/2024
La rapida accelerazione di quel che potremmo definire il nuovo mondo del terzo millennio, non ammette pause, non concede sconti ad alcuno: o ti adegui alla velocità dei cambiamenti o sei fuori In fondo è sempre stata questa la storia dell’evoluzione dell’uomo. Cosa cambia allora rispetto al passato? La velocità. Tutto accade e si consuma troppo in fretta, tutto diventa obsoleto già domani. Non si fa a tempo di assorbire un cambiamento, che già ne arriva un altro.Viviamo nella realtà aumentata e l’intelligenza artificiale ci dà ogni risposta ad ogni domanda, poco importa se, poi, non siamo più in grado di sviluppare un processo critico di conoscenza e di osservazione che poggi sulle più solide letture classiche e moderne, o sugli studi degli esperti.

 

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