Aidr: bene Manifesto per la Repubblica digitale
Ottima occasione per fare sistema tra PA, cittadini ed imprese
Nicastri: Poste Italiane la rete più capillare
per realizzare programmi di educazione digitale
Roma, 6 novembre – “Con il Manifesto per la Repubblica digitale, il ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, e il team per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, buttano le basi per favorire tra gli aderenti all’iniziativa la consapevolezza di una missione: farsi carico, come sistema, delle complessità e problematicità concrete e tangibili effetto della “digital revolution” nel ridefinire la vita dei cittadini”. È quanto dichiara Mauro Nicastri, dell’Agenzia per l’Italia Digitale e presidente di Aidr (Associazione italian digital revolution), commentando in maniera positiva l’iniziativa ‘Repubblica digitale’ pubblicata ieri dal Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, Luca Attias. Una proposta che punta a promuovere tre azioni concrete: l’educazione al digitale, la cittadinanza digitale e il digitale etico, umano e non discriminatorio.
“L’ultimo Indice DESI della Commissione europea per il 2019, nella sezione dedicata al ‘capitale umano’, colloca il nostro Paese nella penultima posizione e dimostra che i cittadini Italiani non interagiscono con la Pubblica amministrazione online (fa peggio solo la Grecia) per la scarsa alfabetizzazione digitale. Se vogliamo veramente che lo Stato, i cittadini, le formazioni sociali e le imprese collaborino insieme per contrastare ogni forma di analfabetismo digitale – rimarca Nicastri – affidiamoci a Poste Italiane, guidata da Matteo Del Fante, che possiede la rete più capillare d’Italia per collegare, attraverso iniziative di educazione digitale, i territori alle istituzioni e ai servizi centrali digitali del Paese”.
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