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AIDR: NASCE L’OSSERVATORIO “DIGITAL AGRIFOOD”

di Filippo Moreschi, Avvocato e Responsabile Osservatorio AIDR “Digital Agrifood”

AIDR ha deciso di dotarsi di un Osservatorio sull’applicazione del digitale e delle nuove tecnologie al mondo agroalimentare ed agroindustriale.

Il suo scopo è quello di studiare, stimolare e promuovere l’applicazione delle tecnologie digitali alla filiera agroalimentare, mediante approfondimenti, articoli, rapporti, contributi ed il concorso di svariate competenze, tecniche, giuridiche ed economiche.

Non manca lo sguardo alle principali start up del settore, ai loro campi d’azione ed alle loro proposte.

Espressioni come “smart farm”, “data driven agriculture”, “crop scouting”, concetti come Intelligenza artificiale, robotica e blockchain applicati all’agricoltura ed all’agroindustria stanno ormai prendendo piede nelle news, nei quotidiani, nelle riviste specialistiche, nei programmi governativi, comunitari ed internazionali. Ai singoli progetti ed alle politiche di settore sono destinati studi, risorse, sperimentazioni.

Fondamentale, infatti, è il contributo delle nuove tecnologie alla tutela della qualità dei prodotti, della tracciabilità e della sicurezza alimentare (intesa sotto il duplice profilo della food safety e della food security), della semplificazione e della migliore gestione dei processi produttivi in azienda e nell’agroindustria.

Ma non solo.

Lo sviluppo del digitale nel mondo agroalimentare ed agroindustriale ha implicazioni enormi sotto il profilo ambientale, dalla difesa del suolo e della biodiversità, al contrasto ai cambiamenti climatici, alla tutela delle acque, dell’aria e delle altre matrici ambientali, al risparmio energetico, all’introduzione di forme di economia circolare.

La Dichiarazione sottoscritta nell’aprile del 2019, in occasione del Digital Day, da 24 paesi dell’Unione Europea tra cui l’Italia, “A smart and sustainable digital future for European agricolture and rural areas”, rafforza l’impegno dei paesi sottoscrittori alla transizione digitale in agricoltura e sottolinea lo scopo di tutela sociale, economica ed ambientale delle aree rurali anche attraverso l’implementazione delle nuove tecnologie, con particolare riguardo alla connettività veloce ed alla banda larga. Esse devono essere rese accessibili alle zone rurali proprio per consentire la valorizzazione dei territori e dei prodotti, il miglioramento delle performance aziendali anche sotto il profilo del risparmio energetico, la promozione dei beni ed il commercio elettronico.

Non si tratta di temi nuovi.

Il Regolamento UE 1291/2013 del Parlamento e del Consiglio ha istituito Horizon 2020, programma-quadro volto alle attività di ricerca ed innovazione per il periodo 2014-2020, da condursi attraverso azioni dirette ed indirette miranti all’eccellenza scientifica ed alla crescita intelligente, “motori fondamentali della prosperità sociale ed economica nonché della sostenibilità ambientale” (considerando 3). Nell’ambito dell’Agrifood sono stati varati molteplici progetti su tecnologie digitali avanzate quali, ad esempio, la Data driven decision for farmers (4D4F), consistente in decisioni degli allevatori guidate dai dati; l’Internet of food and farm (IoF2020), per il miglioramento sostenibile delle performance del terreno e degli animali; la DataBio, ovvero la bioeconomia fondata sui Big data, e molti altri.

Ancora, nella Comunicazione della Commissione europea del 25/04/2018 denominata “Artificial Intelligence for Europe” è chiara la consapevolezza del ruolo delle iniziative e dei progetti relativi all’Intelligenza Artificiale applicati all’agroalimentare. Nel successivo “Coordinated plan on Artificial Intelligence” del 07/12/2018, la Commissione si propone di coordinare ed incrementare gli investimenti a riguardo, nella consapevolezza della molteplicità delle applicazioni della AI, tra cui non irrilevante è l’aspetto ambientale, costituito dalla riduzione dell’energia consumata, la tutela dell’ambiente, la prevenzione dei disastri naturali.

Dunque, sulla scorta anche della sensibilità maturata in sede internazionale (si pensi ai 17 SDG dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite), l’attenzione si è progressivamente spostata, nel corso degli ultimi anni, dalle singole iniziative alle infrastrutture digitali ed ai progetti sperimentali su larga scala che, nella prospettiva europea e nazionale, richiedono e richiederanno investimenti appropriati.

Quest’approccio globale ed unitario al tema della transizione digitale, della sostenibilità ambientale e della coesione sociale anche e soprattutto nella produzione agroalimentare è stato rafforzato dalla pandemia.

Nelle conclusioni del Consiglio europeo del 21/07/2020, che hanno delineato il piano di investimenti del Fondo per la Ripresa dell’Unione (c.d. Next Generation EU), viene rimarcato lo stretto rapporto tra l’agricoltura, la produzione e la sostenibilità ambientale, sottolineando la duplice necessità che il finanziamento della Politica Agricola sia destinato da un lato all’“Enviromental architecture” e dall’altro allo sviluppo della “quality of life in rural areas” (Heading 3). La trasformazione digitale, in questa logica, crea una “social and territorial cohesion” e, attraverso l’implementazione dell’economia sociale di mercato, combatte il cambiamento climatico (Heading 1).

Seguendo dunque tale impostazione unitaria e mutlidisciplinare, l’Osservatorio di AIDR Digital Agrifood non presterà solamente attenzione ai singoli progetti di ricerca, ma tenterà di promuovere, sostenere e, possibilmente, contribuire a sviluppare iniziative digitali diffuse e sovralocali, private e pubbliche, volte all’ottimale sfruttamento dei terreni, alla tutela dell’ambiente e della biodiversità, al buon governo del territorio e del paesaggio rurale; seguirà con attenzione lo sviluppo delle nuove tecnologie nell’industria agri-, eno- ed oleo-turistica, nel marketing aziendale e territoriale, nel commercio anche online dei prodotti agroalimentari.

Perciò, l’Osservatorio potrà svolgere la propria attività anche in coordinamento con gli altri Osservatori facenti capo ad AIDR: perché parlare di filiera agroalimentare e tecnologie digitali significa affrontare argomenti rilevanti dal punto di vista economico, ambientale, geografico, culturale, sociale, e decisivi per il futuro del pianeta, della salute e del benessere del genere umano.

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16/11/2024
Sull’addio alle ricette cartacee, parla al Secolo.it Andrea Bisciglia cardiologo e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale della Fondazione Aidr. “Ci opporremo fermamente a qualsiasi tentativo di polemizzare strumentalmente su queste iniziative – spiega – perché crediamo che il cambiamento sia indispensabile per costruire una sanità più efficiente e inclusiva. Il nostro impegno è rivolto a difendere chi lavora per una Nazione migliore”. Dottor Bisciglia, il Governo italiano ha annunciato che dal 2025 sarà attuato l’articolo 54 della Legge di Bilancio, portando a termine il processo di dematerializzazione delle ricette mediche. Qual è il significato di questo cambiamento per il rapporto tra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale? Questo cambiamento rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo in cui i cittadini accedono ai farmaci e ai servizi sanitari. La dematerializzazione delle ricette mediche semplifica radicalmente la vita dei pazienti, eliminando la necessità di recarsi fisicamente negli studi medici per ottenere la prescrizione cartacea. A partire dal 2025, i medici potranno inviare le ricette in formato digitale tramite e-mail, WhatsApp o altre modalità elettroniche, rendendo il processo molto più rapido ed efficiente. Si tratta di un passo fondamentale verso una sanità più moderna e accessibile.
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12/11/2024
Roma, 18-20 Novembre 2024 – FH55 Grand Hotel Palatino ospita la terza edizione del prestigioso Corso Residenziale di Elettromiografia e Tecniche Neurofisiologiche: Good Clinical Practice, un evento scientifico all'avanguardia che riunisce specialisti di neurologia e neurofisiologia per una formazione avanzata sulle più moderne metodiche neurofisiologiche. Con il crescente ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale (IA) nel campo della medicina, il corso di quest’anno ha introdotto sessioni dedicate all’integrazione di strumenti tecnologici avanzati e algoritmi di IA nella pratica clinica, rivoluzionando l'approccio alle diagnosi neurofisiologiche. Sotto la direzione scientifica della Dr.ssa Marilena Mangiardi medico specialista neurologo e neurofisiologo e Tesoriere della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica, il corso vede la partecipazione di un comitato medico e tecnico-scientifico di spicco, con la presenza di esperti di fama nazionale che, attraverso lezioni frontali, esercitazioni pratiche e discussioni interattive, forniranno ai partecipanti un’esperienza didattica completa e integrata.
Notizie
30/10/2024
La rapida accelerazione di quel che potremmo definire il nuovo mondo del terzo millennio, non ammette pause, non concede sconti ad alcuno: o ti adegui alla velocità dei cambiamenti o sei fuori In fondo è sempre stata questa la storia dell’evoluzione dell’uomo. Cosa cambia allora rispetto al passato? La velocità. Tutto accade e si consuma troppo in fretta, tutto diventa obsoleto già domani. Non si fa a tempo di assorbire un cambiamento, che già ne arriva un altro.Viviamo nella realtà aumentata e l’intelligenza artificiale ci dà ogni risposta ad ogni domanda, poco importa se, poi, non siamo più in grado di sviluppare un processo critico di conoscenza e di osservazione che poggi sulle più solide letture classiche e moderne, o sugli studi degli esperti.

 

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