Seleziona una pagina

Corte dei Conti e Commissario Attias intervengano sui Comuni che si oppongono al Digitale

di Raffaele Barberio

Il protocollo d’Intesa firmato qualche settimana fa da Corte dei Conti e Commissario Attias potrebbe essere il cavallo di Troia per indurre i Comuni reticenti a non sabotare il processo di digitalizzazione.

Ci abbiamo provato in tanti modi, ma la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione italiana è ancora in alto mare.

Non è un problema di leggi, né occorre invocare l’istituzione di un ministro per il digitale.

Tutto sembra inutile a prescindere.

I nemici sono sotto gli occhi di tutti: sciatteria organizzativa, mancanza di controllo, difesa di privilegi burocratici, corruzione, azione nefasta di lobby delle multinazionali del digitale che vogliono l’inefficienza totale dei servizi di PA per reclamare l’outsourcing dei servizi pubblici a società private multinazionali.

Se le ragioni sono incerte, sono invece certi i costi: oltre 153 miliardi ogni anno per un livello di servizi di pubblica amministrazione centrale e locale pressoché vicini allo zero.

Ci ha provato ultimamente anche il Commissario al digitale Diego Piacentini che dopo due anni di mandato in cui è successo poco, nonostante le “Ola” da Curva Sud che hanno accompagnato il suo arrivo, ha dovuto gettare la spugna. Ma Piacentini era uomo di tecnologie, quanto di più inutile per un posto come quello da lui occupato che richiedeva un esperto di processi e procedure più che in bit e bot. Non ha neanche esercitato i poteri a lui conferiti, ovvero quelli di poter ordinare le esecuzioni necessarie. Del resto si sa, se agli italiani non imponi un ferreo regime di sanzioni, difficile vedere qualcosa che si muove. Soltanto AGID continua a emanare Linee Guida piene di buoni consigli per le Pubbliche Amministrazioni, sapendo che nessuno le seguirà, ma poiché questo è già noto anche ad AGID è ancor più grave il fatto che quest’ultima continui a produrre ricette di digitalizzazione che nessuno seguirà.

Perché la Pubblica Amministrazione resiste all’avvento del digitale?

Perché non riesce a schiodare dalla sciatteria analogica o dalla struttura di clientela che da essa scaturisce?

Le risposte potrebbero essere molte e diverse tra loro, ma il risultato non cambia.

E allora cosa fare?

In questi casi devi agire con astuzia.

Ecco perché le prime azioni del nuovo Commissario di Governo al Digitale Luca Attias, esperto di PA e attento osservatore dei guai italiani ancorati all’analogico, lasciano ben sperare.

Luca Attias, come è noto, ha sostituito poco tempo fa Diego Piacentini e il suo incarico di pochi mesi è stato esteso sino alla fine del 2019.

Che fare in così poco tempo?

Poco o nulla, si potrebbe dire. Ma non è così.

Luca Attias ha fatto qualche settimana fa un protocollo d’intesa (a piè di pagina il testo integrale) con la Corte dei Conti (passato quasi inosservato) per sviluppare una piena collaborazione tra questa e il Team per la Trasformazione Digitale (TTD), la struttura di supporto del Commissario Attias.

Formalmente i due soggetti (Corte dei Conti e TTD) dichiarano come finalità:

“…la promozione di forme di collaborazione…nell’ambito…dell’attuazione dell’Agenda Digitale”.

In quali ambiti?

“…Particolare attenzione sarà riservata ad alcuni aspetti… tra cui a titolo esemplificativo, l’adesione alle piattaforme digitali abilitanti (quali l’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente (ANPR), PagoPA, SPID, Carta d’Identità Elettronica, Domicilio Digitale…l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione sui siti Designers Italia e Developers Italia…l’implementazione delle misure minime di sicurezza informatica, la nomina del Responsabile della Trasformazione Digitale…”.

Il protocollo non ha ancora dato luogo, apparentemente, ad azioni concrete.

Tuttavia il senso dell’iniziativa potrebbe concretizzarsi in un’azione forte della Corte dei Conti per obbligare i Comuni a dare seguito con tempestività ad azioni di trasformazione digitale delle proprie procedure.

La resistenza alla digitalizzazione ha infatti dei costi, pesanti.

Si tratta di una montagna di miliardi buttati dalla finestra, solo perché si continuano a fare cose in analogico, rifiutando il digitale oppure perché si producono documenti in doppia veste digitale e cartacea.

Ma questo si configura già come danno all’erario!

Chi pagherà per questi ingenti danni?

Il Commissario Attias e la Corte dei Conti diano il naturale seguito al protocollo d’intesa sottoscritto.

Il Commissario Attias segnali alla Corte dei Conti i Comuni che pervicacemente resistono accampando improbabili scuse.

La Corte dei Conti intervenga obbligando i Comuni a dar luogo a elementi concreti di Trasformazione Digitale. Intanto aderendo subito all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, poi con l’adesione a tutte le voci citate dal protocollo d’intesa, che potrebbe trasformarsi in questo modo in uno straordinario strumento d’astuzia.

Potrebbe essere il cavallo di Troia capace di entrare nelle mura impenetrabili della resistenza al digitale attraverso una porticina secondaria, ma capace di debellare ogni resistenza.

Se ciò dovesse accadere, tanto di cappello ad ambedue Commissario Attias e Corte dei Conti.

Se al contrario, tutto rimarrà come prima, allora saremo ancor più lontani dagli obiettivi mancati da sin troppo tempo. La digitalizzazione della PA si allontanerebbe ancora di più e forse potremmo essere costretti a gettare definitivamente la spugna. Il resto fa parte della narrazione da guerre stellari che dell’innovazione si fa sui social e nei tanti convegni che attraversano il Paese.

La realtà è quella qui descritta e che registriamo ogniqualvolta varchiamo la soglia di un Comune o di una Asl.

Per queste ragioni, caro Commissario Luca Attias e cara Corte dei Conti, fateci sognare.

Fonte: Key4biz.it del 21/02/ 2019

VIDEO E PHOTO GALLERY

AIDR WEB TV

ITALIAN DIGITAL REVOLUTION

EVENTI ED INIZIATIVE

ITALIAN DIGITAL REVOLUTION

COME ASSOCIARSI

Le competenze digitali in classe, il progetto Re- Educo a Carbonia (Video)

A Digitale Italia una puntata dedicata alla digitalizzazione del comparto scolastico con focus sul progetto Re–Educo, promosso dalla Commissione Europea.

AIDR NEWSLETTER

AIDR
Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle iniziative testo di prova e prova di testo

AIDR NOTIZIE DAL WEB

TUTTE LE NOTIZIE

Notizie
16/11/2024
Sull’addio alle ricette cartacee, parla al Secolo.it Andrea Bisciglia cardiologo e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale della Fondazione Aidr. “Ci opporremo fermamente a qualsiasi tentativo di polemizzare strumentalmente su queste iniziative – spiega – perché crediamo che il cambiamento sia indispensabile per costruire una sanità più efficiente e inclusiva. Il nostro impegno è rivolto a difendere chi lavora per una Nazione migliore”. Dottor Bisciglia, il Governo italiano ha annunciato che dal 2025 sarà attuato l’articolo 54 della Legge di Bilancio, portando a termine il processo di dematerializzazione delle ricette mediche. Qual è il significato di questo cambiamento per il rapporto tra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale? Questo cambiamento rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo in cui i cittadini accedono ai farmaci e ai servizi sanitari. La dematerializzazione delle ricette mediche semplifica radicalmente la vita dei pazienti, eliminando la necessità di recarsi fisicamente negli studi medici per ottenere la prescrizione cartacea. A partire dal 2025, i medici potranno inviare le ricette in formato digitale tramite e-mail, WhatsApp o altre modalità elettroniche, rendendo il processo molto più rapido ed efficiente. Si tratta di un passo fondamentale verso una sanità più moderna e accessibile.
Notizie
12/11/2024
Roma, 18-20 Novembre 2024 – FH55 Grand Hotel Palatino ospita la terza edizione del prestigioso Corso Residenziale di Elettromiografia e Tecniche Neurofisiologiche: Good Clinical Practice, un evento scientifico all'avanguardia che riunisce specialisti di neurologia e neurofisiologia per una formazione avanzata sulle più moderne metodiche neurofisiologiche. Con il crescente ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale (IA) nel campo della medicina, il corso di quest’anno ha introdotto sessioni dedicate all’integrazione di strumenti tecnologici avanzati e algoritmi di IA nella pratica clinica, rivoluzionando l'approccio alle diagnosi neurofisiologiche. Sotto la direzione scientifica della Dr.ssa Marilena Mangiardi medico specialista neurologo e neurofisiologo e Tesoriere della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica, il corso vede la partecipazione di un comitato medico e tecnico-scientifico di spicco, con la presenza di esperti di fama nazionale che, attraverso lezioni frontali, esercitazioni pratiche e discussioni interattive, forniranno ai partecipanti un’esperienza didattica completa e integrata.
Notizie
30/10/2024
La rapida accelerazione di quel che potremmo definire il nuovo mondo del terzo millennio, non ammette pause, non concede sconti ad alcuno: o ti adegui alla velocità dei cambiamenti o sei fuori In fondo è sempre stata questa la storia dell’evoluzione dell’uomo. Cosa cambia allora rispetto al passato? La velocità. Tutto accade e si consuma troppo in fretta, tutto diventa obsoleto già domani. Non si fa a tempo di assorbire un cambiamento, che già ne arriva un altro.Viviamo nella realtà aumentata e l’intelligenza artificiale ci dà ogni risposta ad ogni domanda, poco importa se, poi, non siamo più in grado di sviluppare un processo critico di conoscenza e di osservazione che poggi sulle più solide letture classiche e moderne, o sugli studi degli esperti.

 

AIDR SOCIAL

Seguici sui social per restare in contatto con noi,
ricevere aggiornamenti e inviarci suggerimenti, segnalazioni e commenti!