Seleziona una pagina

Dalla mozzarella all’artigianato, i prodotti del Sud arrivano in tutta Italia in una food box

Al tempo della pandemia un food box per esportare la gastronomia e l’artigianato del Mezzogiorno diventa un elemento di rilancio per un intero contesto territoriale

di Lorenzo Nicolao

Usanza

L’emigrazione dal sud al nord Italia, sopratutto per ragioni lavorative, non è assolutamente un fenomeno nuovo, ma solo nel 2018, riportano dati raccolti dall’Istat, sono stati oltre 117mila gli spostamenti che hanno visto un abbandono delle regioni meridionali a favore di quelle settentrionali. In attesa di conoscere l’impatto effettivo che la pandemia e la moda del south working possa avere in queste settimane, si riconferma senza soluzioni di continuità la tradizione dell’accompagnare chi vive al nord con il cosiddetto “pacco da giù”, ovvero quella busta o scatola che sia piena di alimenti di qualità che, facili da trovare nei paesi di origine, sono invece quasi del tutto sconosciuti al nord. Un fenomeno diffuso che ora ha fornito uno spunto di business propositivo anche dal punto di vista culturale.

L’idea

Alla luce di queste premesse, la start up Daggiù per esempio, dal nome più che simbolico, si è posta l’obiettivo di valorizzare la cucina, i produttori e le tradizioni del Sud Italia rendendoli accessibili a tutto il resto della penisola. Il vecchio pacco da giù contiene ora tanti prodotti tipici che rappresentano le eccellenze territoriali delle regioni meridionali italiane e in un food box apposito queste sono diversamente assortite e arricchite anche di prodotti artigianali artistici e culturali che rispecchiano determinate aree geografiche del Paese, magari vivacizzando la tavola, e non solo, di tanti che vivono nel nord, nostalgici o incuriositi da determinati prodotti che siano. Per ogni mese nel box si potranno trovare eccellenze gastronomiche diverse di mese in mese, anche secondo la stagionalità, così da variare anche le tradizioni da rispolverare e tenere in vita.

Esportare tradizioni

Lo scopo dell’iniziativa non è infatti solo quella di far arrivare i migliori prodotti culinari nelle varie parti d’Italia, ma soprattutto quella di, in particolare in un periodo storico come questo, di sostenere e supportare i produttori del Sud, aiutandoli a farsi conoscere oltre i propri confini regionali. Per garantire sostenibilità e qualità, l’obiettivo principale di Daggiù è inoltre quello di mantenere la filiera più corta possibile, seguendo le intenzioni di Arnaldo Thomas Derosa, fondatore della start up, che ha visto nel pacco da giù un elemento utile non solo materialmente, ma anche culturalmente, oltre una tradizione che condivideva personalmente con molti altri suoi coetanei, soprattutto studenti universitari fuori sede.

Valorizzazione culturale

Ricevendo una food box a sorpresa, con tre piani di abbonamento distinti, il pacco si può ricevere o una sola volta, oppure per un periodo più lungo, che va dai tre mesi ai sei. Il servizio è attivo dal 2019, ma comprende per un pubblico molto più vasto la possibilità di entrare a contatto con produttori del sud Italia che, grazie a un’iniziativa che sfrutta i nuovi canali della comunicazione e del marketing, hanno così modo di allargare la loro platea e ritagliarsi nuovi canali di business. Cruciale dal punto di vista culturale per mantenere vive determinate tradizioni che a causa della globalizzazione imperante rischiavano di scomparire. Al lato gastronomico si accompagna infine quello culturale e artistico, perché nella food box anche gli oggetti artigianali contraddistinguono la cultura di determinate regioni italiane, soprattutto se ricche come quelle del Meridione. Questo è un modo per rilanciarle, anche al tempo del Covid-19 e dell’ennesima crisi economica.

 

VIDEO E PHOTO GALLERY

AIDR WEB TV

ITALIAN DIGITAL REVOLUTION

EVENTI ED INIZIATIVE

ITALIAN DIGITAL REVOLUTION

COME ASSOCIARSI

Le competenze digitali in classe, il progetto Re- Educo a Carbonia (Video)

A Digitale Italia una puntata dedicata alla digitalizzazione del comparto scolastico con focus sul progetto Re–Educo, promosso dalla Commissione Europea.

AIDR NEWSLETTER

AIDR
Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle iniziative testo di prova e prova di testo

AIDR NOTIZIE DAL WEB

TUTTE LE NOTIZIE

Notizie
16/11/2024
Sull’addio alle ricette cartacee, parla al Secolo.it Andrea Bisciglia cardiologo e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale della Fondazione Aidr. “Ci opporremo fermamente a qualsiasi tentativo di polemizzare strumentalmente su queste iniziative – spiega – perché crediamo che il cambiamento sia indispensabile per costruire una sanità più efficiente e inclusiva. Il nostro impegno è rivolto a difendere chi lavora per una Nazione migliore”. Dottor Bisciglia, il Governo italiano ha annunciato che dal 2025 sarà attuato l’articolo 54 della Legge di Bilancio, portando a termine il processo di dematerializzazione delle ricette mediche. Qual è il significato di questo cambiamento per il rapporto tra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale? Questo cambiamento rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo in cui i cittadini accedono ai farmaci e ai servizi sanitari. La dematerializzazione delle ricette mediche semplifica radicalmente la vita dei pazienti, eliminando la necessità di recarsi fisicamente negli studi medici per ottenere la prescrizione cartacea. A partire dal 2025, i medici potranno inviare le ricette in formato digitale tramite e-mail, WhatsApp o altre modalità elettroniche, rendendo il processo molto più rapido ed efficiente. Si tratta di un passo fondamentale verso una sanità più moderna e accessibile.
Notizie
12/11/2024
Roma, 18-20 Novembre 2024 – FH55 Grand Hotel Palatino ospita la terza edizione del prestigioso Corso Residenziale di Elettromiografia e Tecniche Neurofisiologiche: Good Clinical Practice, un evento scientifico all'avanguardia che riunisce specialisti di neurologia e neurofisiologia per una formazione avanzata sulle più moderne metodiche neurofisiologiche. Con il crescente ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale (IA) nel campo della medicina, il corso di quest’anno ha introdotto sessioni dedicate all’integrazione di strumenti tecnologici avanzati e algoritmi di IA nella pratica clinica, rivoluzionando l'approccio alle diagnosi neurofisiologiche. Sotto la direzione scientifica della Dr.ssa Marilena Mangiardi medico specialista neurologo e neurofisiologo e Tesoriere della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica, il corso vede la partecipazione di un comitato medico e tecnico-scientifico di spicco, con la presenza di esperti di fama nazionale che, attraverso lezioni frontali, esercitazioni pratiche e discussioni interattive, forniranno ai partecipanti un’esperienza didattica completa e integrata.
Notizie
30/10/2024
La rapida accelerazione di quel che potremmo definire il nuovo mondo del terzo millennio, non ammette pause, non concede sconti ad alcuno: o ti adegui alla velocità dei cambiamenti o sei fuori In fondo è sempre stata questa la storia dell’evoluzione dell’uomo. Cosa cambia allora rispetto al passato? La velocità. Tutto accade e si consuma troppo in fretta, tutto diventa obsoleto già domani. Non si fa a tempo di assorbire un cambiamento, che già ne arriva un altro.Viviamo nella realtà aumentata e l’intelligenza artificiale ci dà ogni risposta ad ogni domanda, poco importa se, poi, non siamo più in grado di sviluppare un processo critico di conoscenza e di osservazione che poggi sulle più solide letture classiche e moderne, o sugli studi degli esperti.

 

AIDR SOCIAL

Seguici sui social per restare in contatto con noi,
ricevere aggiornamenti e inviarci suggerimenti, segnalazioni e commenti!