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Digital Discovery: l’acceleratore per la business transformation

di Sandro Zilli, Innovation Manager e Resp. Osservatorio AIDR per l’Innovazione e la Crescita Digitale

La principale leva di trasformazione all’interno delle organizzazioni è rappresentata dalle tecnologie esponenziali e dalla loro potenzialità di generare il miglioramento dei processi e abilitare modalità di lavoro più efficaci, agili e veloci.

Il management esecutivo è chiamato a guidare tale trasformazione digitale dell’azienda sviluppando delle strategie che permettano di restare al passo con la continua evoluzione tecnologica e con la velocità del cambiamento in atto. Proprio tale velocità rischia infatti di creare un ampio gap tecnologico tra le organizzazioni che prontamente si adeguano e quelle che invece non riescono ad adattarsi con rapidità e di conseguenza ad evolversi. Risposte mirate ai bisogni specifici dei potenziali clienti, processi e flussi di lavoro più veloci, facili e produttivi, permetteranno di far funzionare meglio il business e restare attivi in mercati sempre più competitivi e in continua evoluzione.

Al tempo stesso, capita frequentemente che le aziende che oggi avviano un percorso di trasformazione digitale tendano a non raggiungere il traguardo prefissato. In molti casi, l’errore alla base del fallimento, è la scelta di affrontare il cambiamento solo dal punto di vista tecnologico, tralasciando l’aspetto umano e le modificazioni culturali in atto.

Le organizzazioni che affrontano il cambiamento con modelli top-down, pensano che la trasformazione dipenda solo dagli strumenti tecnologici adottati e non tengono conto di alcune dinamiche più complesse che possono impedire il raggiungimento degli obiettivi e che riguardano principalmente le persone. In tali contesti occorre infatti lavorare per coinvolgere e motivare le persone, raccontando loro i vari fenomeni relativi l’innovazione tecnologica, l’evoluzione della società moderna, i concorrenti, i mercati, e altri fattori aziendali. Non ultimo, è fondamentale condividere a tutti i livelli la vision dell’azienda per creare le condizioni ideali affinché venga compreso appieno il potenziale del digitale e il suo impatto positivo su tutta l’organizzazione.

Mai come oggi è necessario, all’interno di un’organizzazione aziendale, lavorare sulla comunicazione interna ed il mindset in modo tale che la Digital Trasformation non venga subita, ma venga sfruttata al meglio per semplificare il lavoro. Per rendere attuabile questo processo, così come suggeriva McKinsey nel suo rapporto “Changing change management del 2017, è necessario da un lato abbandonare i modelli di change management obsoleti, dall’altro è di fondamentale importanza lavorare sulla cultura per superare la resistenza al cambiamento che risulta essere ancora il principale ostacolo all’interno del processo di trasformazione aziendale.

Potremmo quindi dire che è più corretto parlare di evoluzione digitale e non solo di trasformazione in quanto il concetto di evoluzione mette al centro l’essere umano, con i suoi comportamenti e le sue azioni, mentre la trasformazione rischia di essere considerata come qualcosa che attiene solo ai processi, ai prodotti, ai servizi.

La sfida che le organizzazioni si trovano ad affrontare è quella di creare un vero e proprio gioco di squadra tra chi ha il compito di favorire il cambiamento e chi deve “mettere a terra la strategia” attraverso l’execution.

Ciò è possibile solo colmando il divario che si crea tra il management e i ruoli più operativi che hanno una conoscenza più approfondita e diretta delle dinamiche relative alle varie funzioni aziendali (produzione, vendite, procurement etc). In questo scenario è quindi fondamentale fare ricorso a delle metodologie innovative che permettano di usare l’interazione e la creatività delle persone per produrre nuove idee volte a risolvere problemi e generare valore aggiunto all’interno dei processi aziendali.

Una di queste è il Digital Discovery©, un percorso esperienziale studiato in funzione delle aziende con la finalità di far acquisire la consapevolezza di quelli che potrebbero essere gli ostacoli, le difficoltà di gestione, le aree di miglioramento e le opportunità per il raggiungimento degli obiettivi nel processo di trasformazione digitale. Le persone dell’organizzazione sono chiamate a “fare”, non solo “ad ascoltare come fare”, vengono dunque coinvolte affinché possano loro stesse proporre idee e soluzioni in modo tale che il cambiamento avvenga attraverso un metodo empirico.

Il Digital Discovery© è quindi un sistema che consente a chiunque di innovare, attraverso una modalità che favorisce velocemente la generazione di soluzioni creative e che porta indirettamente all’acquisizione di una metodologia di problem solving efficace.

Questo è possibile grazie ad un framework, unico e totalmente human-centered pratico, facile da imparare, flessibile e scalabile che le persone possono applicare nel loro lavoro quotidiano per affrontare problemi di ogni dimensione.

La soluzione parte dal problema…

Il processo è organizzato a livello individuale o di gruppo e richiede l’utilizzo di abilità chiave come: Osservare, Analizzare, Capire, Fare.

Il fatto che la soluzione ad un problema non sia facilmente visibile non significa che essa sia estremamente complessa da trovare; alle volte è ancora celata e richiede semplicemente uno sforzo per essere svelata.

Ecco dunque l’importanza del Framework del Digital Discovery© che guida il team di lavoro ad analizzare il contesto ed il problema e ad identificare poi l’obiettivo che deve essere perseguito mettendo a punto un accurato action plan. Esso dovrà contenere le possibili soluzioni con i loro punti di forza e debolezza, dovrà essere efficace sia dal punto di vista tecnico che da quello economico ma soprattutto dovrà essere compreso ed accolto da parte delle persone dell’organizzazione per diventare realmente operativo.

Digital Discovery© è già stato testato sul campo in situazioni in cui era richiesta una metodologia innovativa per coadiuvare con successo il cambiamento legato alla digital trasformation. La risposta dei partecipanti è stata entusiasta, essere parte attiva nel processo di cambiamento e non dei passivi esecutori, ha rafforzato la collaborazione tra i componenti con il risultato di aumentare notevolmente l’efficacia del progetto.

In conclusione, è fondamentale per i leader ed i decision maker comprendere le implicazioni della digitalizzazione nella crescita della propria organizzazione. La digitalizzazione accelera la velocità del cambiamento e impone alle aziende di mutare il loro modo di lavorare e di porsi sul mercato puntando su tre requisiti fondamentali per avere successo: nuove abilità e competenze, nuove forme di leadership e nuove capacità organizzative. Le organizzazioni che maggiormente sapranno soddisfare questi requisiti, comprendendo anche la forte connessione tra cultura e innovazione digitale, potranno conquistare il successo che meritano in un mercato in costante mutamento.

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16/11/2024
Sull’addio alle ricette cartacee, parla al Secolo.it Andrea Bisciglia cardiologo e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale della Fondazione Aidr. “Ci opporremo fermamente a qualsiasi tentativo di polemizzare strumentalmente su queste iniziative – spiega – perché crediamo che il cambiamento sia indispensabile per costruire una sanità più efficiente e inclusiva. Il nostro impegno è rivolto a difendere chi lavora per una Nazione migliore”. Dottor Bisciglia, il Governo italiano ha annunciato che dal 2025 sarà attuato l’articolo 54 della Legge di Bilancio, portando a termine il processo di dematerializzazione delle ricette mediche. Qual è il significato di questo cambiamento per il rapporto tra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale? Questo cambiamento rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo in cui i cittadini accedono ai farmaci e ai servizi sanitari. La dematerializzazione delle ricette mediche semplifica radicalmente la vita dei pazienti, eliminando la necessità di recarsi fisicamente negli studi medici per ottenere la prescrizione cartacea. A partire dal 2025, i medici potranno inviare le ricette in formato digitale tramite e-mail, WhatsApp o altre modalità elettroniche, rendendo il processo molto più rapido ed efficiente. Si tratta di un passo fondamentale verso una sanità più moderna e accessibile.
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12/11/2024
Roma, 18-20 Novembre 2024 – FH55 Grand Hotel Palatino ospita la terza edizione del prestigioso Corso Residenziale di Elettromiografia e Tecniche Neurofisiologiche: Good Clinical Practice, un evento scientifico all'avanguardia che riunisce specialisti di neurologia e neurofisiologia per una formazione avanzata sulle più moderne metodiche neurofisiologiche. Con il crescente ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale (IA) nel campo della medicina, il corso di quest’anno ha introdotto sessioni dedicate all’integrazione di strumenti tecnologici avanzati e algoritmi di IA nella pratica clinica, rivoluzionando l'approccio alle diagnosi neurofisiologiche. Sotto la direzione scientifica della Dr.ssa Marilena Mangiardi medico specialista neurologo e neurofisiologo e Tesoriere della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica, il corso vede la partecipazione di un comitato medico e tecnico-scientifico di spicco, con la presenza di esperti di fama nazionale che, attraverso lezioni frontali, esercitazioni pratiche e discussioni interattive, forniranno ai partecipanti un’esperienza didattica completa e integrata.
Notizie
30/10/2024
La rapida accelerazione di quel che potremmo definire il nuovo mondo del terzo millennio, non ammette pause, non concede sconti ad alcuno: o ti adegui alla velocità dei cambiamenti o sei fuori In fondo è sempre stata questa la storia dell’evoluzione dell’uomo. Cosa cambia allora rispetto al passato? La velocità. Tutto accade e si consuma troppo in fretta, tutto diventa obsoleto già domani. Non si fa a tempo di assorbire un cambiamento, che già ne arriva un altro.Viviamo nella realtà aumentata e l’intelligenza artificiale ci dà ogni risposta ad ogni domanda, poco importa se, poi, non siamo più in grado di sviluppare un processo critico di conoscenza e di osservazione che poggi sulle più solide letture classiche e moderne, o sugli studi degli esperti.

 

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