Intervista a Marco De Giorgi, coordinatore del Centro studi AIDR, sul libro “Governare l’incertezza”

Sarà presentato il 6 marzo, alle ore 9,30, al Teatro Margherita di Bari il volume pubblicato da Franco Angeli ‘Governare l’incertezza’ fortemente connesso ai temi della gestione della crisi che il nostro Paese si sta trovando ad affrontare negli ultimi anni. Nell’ambito del convegno promosso da Anci e Comune di Bari sul tema della sfida dell’innovazione sociale per le città italiane, l’autore Marco De Giorgi dialogherà con Antonio Decaro (autore della prefazione), Presidente Anci e sindaco di Bari, con Alessandro Delli Noci, Assessore della regione Puglia ed altri sindaci, amministratori locali ed esperti che si confronteranno sul tema delle città sostenibili e del ruolo dell’innovazione sociale nella gestione delle crisi.

Un titolo molto evocativo per il tempo che stiamo vivendo. A cosa si è ispirato per questa pubblicazione?

Per affrontare i temi della gestione della crisi, ho preso ispirazione dal  sociologo Zygmunt Bauman autore del noto capolavoro ‘La società dell’incertezza’  perché purtroppo il cigno nero della pandemia ci ha indotti, in questi anni. ad una seria riflessione su quali modelli di sviluppo sostenibile intraprendere per fronteggiare crisi sempre più ricorrenti ed imprevedibili e favorire la ripresa economica. Viviamo in un contesto caratterizzato da scarsità di risorse, velocità e incertezza, dove l’unica strada percorribile è quella della innovazione sociale, fondata sulla misurazione e valutazione degli impatti.

Nel libro, lei riprende spesso il tema dell’economia ad impatto sociale come via di uscita per nuovi modelli di sviluppo. Quale messaggio per i lettori?

L’importanza dell’innovazione sociale come nuovo paradigma di sviluppo è riconosciuta a livello internazionale ed europeo. Non solo per migliorare la risposta ai bisogni sociali emergenti ma anche per guidare nuovi percorsi di crescita economica, modelli di business e creazione di posti di lavoro. Quello che oggi è il Green deal, domani sarà il Social deal. Questo è ancora più vero in uno scenario- come quello post Covid19- in cui ci sono sempre più crisi; uno scenario in cui la stabilità è definitivamente messa in crisi dalla complessità, dall’incertezza e dalle interconnessioni. Per affrontare questa fase di social disruption non serve guardare indietro o mettere barriere, ma occorre un grande sforzo di coraggio per un nuovo contratto sociale basato sulla misurazione e valutazione degli impatti e su nuove forme di partenariato pubblico-privato che riconoscano un ruolo alla finanza sociale.

Nel panorama europeo il dibattito è più maturo rispetto all’Italia?

L’esperienza europea presenta una variegata gamma di success histories. Il programma europeo Si- Drive – che ha mappato mille casi in tutto il mondo selezionando quasi un centinaio di best practices – dimostra come l’innovazione sociale acquisti diversi significati in vari contesti, assuma diverse forme e coinvolga più attori. È diventata una delle direttrici della nuova programmazione europea dei fondi 2021-2027.

L’innovazione tecnologica non è in grado di per sé di fare fronte alle sfide economiche e sociali della società moderna. Occorre allora fare riferimento a un concetto piu ampio di innovazione che possa guardare anche ai low income market, che sappia fronteggiare la scarsità di risorse di fronte a bisogni sempre più complessi, che possa dare la necessaria flessibilità al sistema. Un modello di innovazione che renda la società più forte e resiliente davanti alle crisi. Forse il concetto più ampio al quale guardare è quello della jugaad innovation su cui converge l’interesse oggi di esperti, ricercatori e policy makers attratti dall’opportunità di un’innovazione che aiuta a fare di più con meno risorse.

Italia il dibattito è ancora acerbo?

Per quanto sia riconosciuta da diversi anni come un fattore importante di sviluppo, fino ad oggi, non ne è stato compreso appieno il potenziale del social impact  perché  è stato relegato nell’ambito del sociale. Se ne è circoscritta cosi la portata all’economia sociale e ai modelli di welfare. L’innovazione sociale, invece, intesa in senso ampio, propone un nuovo modello di sviluppo sostenibile che rafforza la resilienza della società.

Il libro costituisce un passo in avanti con la proposta di un nuovo modello, quale?

Questo studio si promette di verificare la validità del modello del social impact nella sua accezione più ampia per indicare percorsi da intraprendere per la ricostruzione. In questa accezione, l’innovazione interessa non solo il terzo settore che deve evolvere il proprio livello di maturità organizzativa o la Pa che deve diventare un abilitatore dei processi di innovazione, ma tutti gli attori del sistema economico, pubblico e privato. La finanza d’impatto si sta già muovendo in questa direzione.

Come lo è stato per l’innovazione tecnologica anche per l’innovazione sociale servono infrastrutture dedicate e politiche nazionali volte a fare scalare l’innovazione dai singoli interventi per farla diventare ecosistemica. Serve una politica lungimirante che guardi alla creazione di valore pubblico attraverso le leve dell’innovazione. Serve una classe dirigente competente all’altezza della sfida in termini di visione ecosistemica, governance partecipativa, gestione del rischio e analisi degli impatti.

VIDEO E PHOTO GALLERY

AIDR WEB TV

ITALIAN DIGITAL REVOLUTION

EVENTI ED INIZIATIVE

ITALIAN DIGITAL REVOLUTION

COME ASSOCIARSI

Le competenze digitali in classe, il progetto Re- Educo a Carbonia (Video)

A Digitale Italia una puntata dedicata alla digitalizzazione del comparto scolastico con focus sul progetto Re–Educo, promosso dalla Commissione Europea.

AIDR NEWSLETTER

AIDR
Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle iniziative testo di prova e prova di testo

AIDR ULTIME NOTIZIE

TUTTE LE NOTIZIE

Notizie
28/03/2025
Nicastri, presidente Aidr: investire nell’assistenza di un professionista protegge la reputazione dell’ente e costruisce relazioni di fiducia con i propri stakeholder, benefici che vanno ben oltre il semplice rispetto delle norme. Il CdA della Fondazione AIDR è lieta di annunciare la nomina dell'avvocato Michele Gorga come responsabile della protezione dei dati (RPD). Con una importante esperienza nel settore della protezione dei dati personali e una carriera consolidata in ambito legale e istituzionale, l'avv. Gorga si unisce alla Fondazione AIDR con l'obiettivo di garantire il pieno rispetto delle normative previste dal GDPR (Regolamento UE 2016/679), a beneficio degli Enti del Terzo Settore (ETS) e delle realtà che operano nell'ambito della protezione dei dati.
Notizie
26/03/2025
È con grande tristezza che annunciamo la perdita prematura di Dario Scrivano, avvocato esemplare e segretario generale della Fondazione Aidr (www.aidr.it). Il presidente Mauro Nicastri ha espresso il suo profondo cordoglio, ricordando Dario non solo come un professionista integerrimo, ma anche come un caro amico. “Lo abbiamo voluto a tutti i costi come segretario generale […]
Notizie
21/03/2025
In un'era dominata dalla tecnologia, è fondamentale riconoscere i benefici che questa può offrire, specialmente ai più giovani. Un recente studio di un team di ricerca inglese ha evidenziato come i videogiochi, se ben progettati, possono migliorare significativamente il benessere dei bambini. Questo studio ha dimostrato che i videogiochi non sono meri passatempi, ma strumenti capaci di stimolare la creatività e l'identità personale. Attraverso trame avvincenti e sfide che richiedono abilità intellettuali, possono potenziare competenze cognitive fondamentali come il problem solving e la pianificazione strategica, oltre a migliorare la capacità decisionale.

 

AIDR SOCIAL

Seguici sui social per restare in contatto con noi,
ricevere aggiornamenti e inviarci suggerimenti, segnalazioni e commenti!