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L’utilizzo speculare della burocrazia e la digitalizzazione in Italia che anche questa volta non parte

di Mauro Nicastri*

Mentre la politica discute sulla scelta dell’Autorità a cui affidare la supervisione del settore dell’intelligenza artificiale, c’è la percezione dei cittadini che seguono il settore della digital trasformation che malgrado tutti gli sforzi politici e gli incentivi statali, l’innovazione in Italia anche questa volta non parte. Tante possono essere le ragioni ma una di queste è sicuramente l’utilizzo speculare della burocrazia interna per ottenere sempre più potere; in un mondo sempre più veloce la burocrazia ingiustificata è una zavorra che frena lo spirito d’iniziativa, schiaccia la creatività e inibisce l’assunzione di rischi.

Viviamo in un’epoca di trasformazione digitale senza precedenti, in cui le tecnologie stanno rivoluzionando ogni aspetto della nostra vita. Queste trasformazioni portano con sé grandi opportunità, ma anche sfide complesse e rischi che necessitano di una riflessione politica approfondita e di una regolamentazione generale adeguata ai tempi.

Crediamo sia arrivato il momento di varare un “Codice dell’Innovazione Tecnologica” snello, operativo, sempre pronto ad essere aggiornato rispetto all’evoluzioni della tecnologia e che individui un unico soggetto pubblico-privato al quale affidare tutta la governance dell’innovazione tecnologica italiana, come formula vincente per sconfiggere l’utilizzo speculare della burocrazia. Per fortuna viviamo in una Nazione che è già dotata di aziende di Stato tra le prime nel settore dell’innovazione tecnologica a livello europeo ed internazionale, come Poste Italiane, Sogei, Leonardo, IPZS, PagoPA, etc.

Per fare tutto ciò diventa indispensabile l’istituzione di una commissione parlamentare unica, che si faccia supportare da esperti di tecnologie, comunicazione, diritto, medici e altri professionisti di settori chiave, con il compito di analizzare a 360 gradi l’impatto dell’innovazione tecnologica sulla nostra società e di varare, in tempi brevi, un Codice dell’Innovazione Tecnologica.

Il Codice dell’Innovazione Tecnologica dovrebbe essere un documento completo e articolato, in grado di contenere disposizioni di diritto civile, penale e amministrativo, nonché norme giuridiche di diritto processuale di rilievo generale e norme incriminatrici. Dovrebbe essere uno strumento agile e flessibile, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti tecnologici, ma allo stesso tempo solido e capace di fornire un quadro normativo chiaro e sicuro per cittadini, imprese e istituzioni.

L’istituzione della commissione parlamentare e l’individuazione di un un’azienda di Stato rappresenterebbe un segnale forte e concreto del Governo italiano e dei due rami del Parlamento a favore dell’innovazione responsabile e della trasformazione digitale della Nazione. Sarebbe un passo avanti decisivo per garantire che l’Italia possa cogliere appieno le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale, proteggendo al contempo i diritti e la sicurezza dei cittadini.

*Presidente Fondazione Aidr (www.aidr.it)

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16/11/2024
Sull’addio alle ricette cartacee, parla al Secolo.it Andrea Bisciglia cardiologo e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale della Fondazione Aidr. “Ci opporremo fermamente a qualsiasi tentativo di polemizzare strumentalmente su queste iniziative – spiega – perché crediamo che il cambiamento sia indispensabile per costruire una sanità più efficiente e inclusiva. Il nostro impegno è rivolto a difendere chi lavora per una Nazione migliore”. Dottor Bisciglia, il Governo italiano ha annunciato che dal 2025 sarà attuato l’articolo 54 della Legge di Bilancio, portando a termine il processo di dematerializzazione delle ricette mediche. Qual è il significato di questo cambiamento per il rapporto tra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale? Questo cambiamento rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo in cui i cittadini accedono ai farmaci e ai servizi sanitari. La dematerializzazione delle ricette mediche semplifica radicalmente la vita dei pazienti, eliminando la necessità di recarsi fisicamente negli studi medici per ottenere la prescrizione cartacea. A partire dal 2025, i medici potranno inviare le ricette in formato digitale tramite e-mail, WhatsApp o altre modalità elettroniche, rendendo il processo molto più rapido ed efficiente. Si tratta di un passo fondamentale verso una sanità più moderna e accessibile.
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12/11/2024
Roma, 18-20 Novembre 2024 – FH55 Grand Hotel Palatino ospita la terza edizione del prestigioso Corso Residenziale di Elettromiografia e Tecniche Neurofisiologiche: Good Clinical Practice, un evento scientifico all'avanguardia che riunisce specialisti di neurologia e neurofisiologia per una formazione avanzata sulle più moderne metodiche neurofisiologiche. Con il crescente ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale (IA) nel campo della medicina, il corso di quest’anno ha introdotto sessioni dedicate all’integrazione di strumenti tecnologici avanzati e algoritmi di IA nella pratica clinica, rivoluzionando l'approccio alle diagnosi neurofisiologiche. Sotto la direzione scientifica della Dr.ssa Marilena Mangiardi medico specialista neurologo e neurofisiologo e Tesoriere della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica, il corso vede la partecipazione di un comitato medico e tecnico-scientifico di spicco, con la presenza di esperti di fama nazionale che, attraverso lezioni frontali, esercitazioni pratiche e discussioni interattive, forniranno ai partecipanti un’esperienza didattica completa e integrata.
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30/10/2024
La rapida accelerazione di quel che potremmo definire il nuovo mondo del terzo millennio, non ammette pause, non concede sconti ad alcuno: o ti adegui alla velocità dei cambiamenti o sei fuori In fondo è sempre stata questa la storia dell’evoluzione dell’uomo. Cosa cambia allora rispetto al passato? La velocità. Tutto accade e si consuma troppo in fretta, tutto diventa obsoleto già domani. Non si fa a tempo di assorbire un cambiamento, che già ne arriva un altro.Viviamo nella realtà aumentata e l’intelligenza artificiale ci dà ogni risposta ad ogni domanda, poco importa se, poi, non siamo più in grado di sviluppare un processo critico di conoscenza e di osservazione che poggi sulle più solide letture classiche e moderne, o sugli studi degli esperti.

 

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