Scopo dell’osservatorio AIDR Digital Agrifood è quello di studiare, stimolare e promuovere l’applicazione delle tecnologie digitali alla filiera agroalimentare, mediante approfondimenti, articoli, rapporti, contributi ed il concorso di svariate competenze, tecniche, giuridiche ed economiche. Non manca lo sguardo alle principali start up del settore, ai loro campi d’azione ed alle loro proposte.
Nel comparto Agrifood l’innovazione digitale investe numerosi temi, tra cui vengono sviluppati, in particolare:

– la tracciabilità dei prodotti (specialmente quelli a denominazione di origine o a indicazione geografica), la relativa certificazione (obbligatoria o volontaria che sia) in funzione degli obiettivi di qualità e di sicurezza alimentare;
– il risparmio energetico e l’impatto ambientale delle pratiche agricole e dell’industria agroalimentare;
– l’eliminazione degli sprechi nella produzione e nella distribuzione e l’introduzione di modelli di economia circolare;
– la gestione semplificata e da remoto dell’azienda agricola c.d. “smart farming”;
– le infrastrutture digitali funzionali all’attività agricola come lo sviluppo della banda larga nelle aree rurali;
– la dematerializzazione dei registri per la semplificazione dei processi amministrativi all’interno della singola azienda;
– la gestione digitalizzata dei procedimenti di erogazione dei contributi pubblici in agricoltura ed in tutta la filiera, finalizzata alla maggior precisione dei controlli;
– l’applicazione delle tecnologie blockchain e degli smart contracts al settore agroalimentare ed all’agroindustria;
– la creazione di banche dati dei territori, volte all’ottimale sfruttamento dei terreni, alla tutela dell’ambiente e della biodiversità, al buon governo del territorio e del paesaggio rurale;
– lo sviluppo dell’industria agri-, eno- ed oleo-turistica e del marketing aziendale e territoriale, privato e pubblico.

L’applicazione delle nuove tecnologie al comparto Agrifood ha implicazioni che vanno al di là del tema della produzione agricola.Esse riguardano, infatti, la crescita sostenibile del pianeta.La tutela della salute umana, la vita nell’acqua e la difesa dei corpi idrici, le emissioni in atmosfera, il consumo di suolo, lo sviluppo sostenibile, il rispetto per la biodiversità ed il risparmio energetico sono solo alcuni degli effetti positivi dell’approccio tecnologico al comparto ed alla filiera agroalimentari.

Né va trascurato il contributo del mondo digitale alla difesa del paesaggio, specialmente quello rurale, alla promozione dei territori, alla crescita dell’occupazione ed alla valutazione dell’impatto ambientale delle trasformazioni paesistiche ed urbanistiche, così da rendere appieno il concetto di “agricoltura di protezione” che già alcuni decenni orsono – negli anni ’70 del secolo scorso – M.S. Giannini aveva elaborato in contrapposizione all’ “agricoltura di produzione”, fondata, quest’ultima, sullo sfruttamento intensivo e massivo del suolo e delle risorse naturali con l’unico obiettivo di incrementare la produzione, senza riguardo alle conseguenze ambientali e sociali. Parlare di filiera agroalimentare e tecnologie digitali significa dunque affrontare argomenti, rilevanti dal punto di vista economico, ambientale, geografico, culturale, sociale, e decisivi per il futuro del pianeta, della salute e del benessere del genere umano.