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Smart Working:
le 5 parole chiave

Dalla sua genesi, allo sviluppo e sino ai giorni dell’emergenza da Covid 19. Istruzioni per l’applicazione dello smart working tra normativa e vita quotidiana.

INTRODUZIONE

All’inizio del 2020 meno di un milione di italiani lavorava in modalità “smartworking”. In una manciata di mesi con l’isolamento imposto dal Covid-19, sono improvvisamente diventati 8 milioni. Dinanzi ad una crescita così rilevante, seppure evidente conseguenza delle misure sanitarie adottate per fronteggiare l’emergenza sanitaria è fisiologico ragionare sul fenomeno anticipando i futuri scenari del lavoro. È dunque naturale chiedersi, specie per chi affronta quotidianamente le tematiche del lavoro, sia pubblico che privato, come cambierà il modo di gestire l’impiego, quali sono i motivi che finora hanno impedito il diffondersi di una modalità di lavoro più produttiva, ecologica, meno costosa e stressante, come cambierà, sul lungo periodo, la nostra routine quotidiana finora scandita dall’alternanza tra ufficio e tempo libero.

Per rispondere a queste domande indifferibili e radicali l’ebook di AIDR ha messo a frutto le esperienze di alcuni esperti impegnati nel settore, chiamandoli a redigere un manuale, che si caratterizza per la sua snellezza e semplicità comunicativa, finalizzato per spiegare, anche ai non addetti ai lavori, l’applicazione dello smartworking non solo prendendo a riferimento la vigente normativa ma anche la sua capacità di impattare sulla vita quotidiana dei lavoratori

Questo documento è stato reso accessibile da Fondazione LIA – Libri Italiani Accessibili.Per usufruire appieno di tutte le caratteristiche di accessibilità del file, consigliamo di aprire il PDF con Adobe Reader. Ricordiamo, prima di procedere alla lettura, di controllare le impostazioni per l’accessibilità. In particolare, nel menù cliccare “Modifica” > “Preferenze” > “Lettura” e controllare che in “Ordine di lettura” sia impostato l’ordine di lettura con tag del documento (opzione consigliata).

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All’inizio del 2020 meno di un milione di italiani lavorava in modalità “smartworking”. In una manciata di mesi con l’isolamento imposto dal Covid-19, sono improvvisamente diventati 8 milioni. Dinanzi ad una crescita così rilevante, seppure evidente conseguenza delle misure sanitarie adottate per fronteggiare l’emergenza sanitaria è fisiologico ragionare sul fenomeno anticipando i futuri scenari del lavoro. È dunque naturale chiedersi, specie per chi affronta quotidianamente le tematiche del lavoro, sia pubblico che privato, come cambierà il modo di gestire l’impiego, quali sono i motivi che finora hanno impedito il diffondersi di una modalità di lavoro più produttiva, ecologica, meno costosa e stressante, come cambierà, sul lungo periodo, la nostra routine quotidiana finora scandita dall’alternanza tra ufficio e tempo libero.

Per rispondere a queste domande indifferibili e radicali l’ebook di AIDR ha messo a frutto le esperienze di alcuni esperti impegnati nel settore, chiamandoli a redigere un manuale, che si caratterizza per la sua snellezza e semplicità comunicativa, finalizzato per spiegare, anche ai non addetti ai lavori, l’applicazione dello smartworking non solo prendendo a riferimento la vigente normativa ma anche la sua capacità di impattare sulla vita quotidiana dei lavoratori

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